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MALAGÒ a Nocera: “Passaporto ematico, Universiadi e i problemi del nostro calcio”

Sorrisi, orgoglio sportivo, ma anche commemorazione per atleti che sono andati via forse troppo presto. Il presidente del CONI Giovanni Malagò è stato a Nocera Inferiore ieri pomeriggio. Il massimo vertice del Comitato Olimpico Nazionale ha partecipato alla cerimonia di intitolazione dei campi di calcio a cinque del Futsal Park, di proprietà dell’ex calciatore della Nocerina Rosario Stanzione, a Piermario Morosini e Andrea Fortunato, e della tribuna a Falvio Falzetti, calciatori scomparsi prematuramente.

Malagò ha detto la sua su tante cose, a partire da un tema fondamentale quale è la sicurezza nel mondo dello sport: “Quando si parla di sicurezza nel calcio non si finisce mai di dire e di fare abbastanza. Tuttavia, devo essere onesto: non siamo in fondo a questa classifica. La verità è che dobbiamo migliorare, come in tutte le cose, e ben vengano il passaporto ematico, o ulteriori esami e abilitazioni. Siamo molto avanti, l’unico Paese che ha un’ottima collaborazione tra medici e sportivi, un unicum nel panorama internazionale. Tuttavia, sulla legge sul passaporto ematico si è perso tanto tempo, come per tante altre cose. Forse non è stato considerato una priorità, o c’è in corso una verifica dei costi. Non so dire, ma può essere che, come molte leggi italiane, hanno bisogno di una legislativa piena. Se cambiano spesso governi e interlocutori, diventa complicato portare a termine questo lavoro“.

Per il presidente del CONI le Universiadi si faranno eccome, nonostante differenze e difficoltà: “Universiadi? È vero che “l’Italia viaggia a due velocità”. Nonostante le differenze tra Nord e Sud, le cose si stanno muovendo. Stiamo facendo una mappatura di tutti gli impianti col Coni. Mentre al Nord il problema è quello di mantenere e migliorare le strutture già presenti sul territorio, qua c’è proprio “fame di impianti”. Sarebbe impensabile da parte del Coni dare fondi per ottomila Comuni, ma questo gap si sta risolvendo, anche grazie a un miglioramento culturale. Le Universiadi 2019 in Campania non sono più a rischio. C’è però da rimboccarsi le maniche. Magari qualcosina non sarà perfetta, ma l’impianto organizzativo delle Universiadi è salvo. Ciò che è importante, per gli atleti, è quello di onorare l’impegno al massimo“.

C’è tanto da sistemare per quanto riguarda il calcio dalla seconda serie in poi: “Io, sul calcio, dopo che non ho più ruoli salvo quello del commissario della Lega di A, non vorrei rispondere. A me sembra evidente che il valore aggiunto sono quelle che ruotano attorno ai diritti televisivi e a contesti economici profondamente diversi. Non mi limiterei solo alla Serie B, non è intellettualmente onesto: tutte le categorie sotto alla Serie A hanno un problema di fondo. È difficile completare una stagione senza che il proprietario non metta i fondi di tasca propria. Tutto questo magari ovviamente uno fa fatica a riconoscerlo“.

Anche sul capitolo “cittadella sportiva” di Salerno il presidente sembra avere le idee chiare: “Salerno e provincia ha bisogno impellente di impianti all’altezza perché ci sono delle squadre che giocano in categorie importanti di vari sport. Il momento è quello giusto per investire in maniera corretta sulle strutture. Possiamo fare un vero progetto di finanziamento per la cittadella: devi essere bravo, più che a costruirla e a progettarla, a gestirla“.

Marco Stile, ForzaNocerina.it

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