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TRIPLICE FISCHIO: il centrocampo regalato e la doppietta di De Martino

La Nocerina torna alla vittoria regolando col classico risultato all’inglese un Molfetta venuto a Nocera con l’intento di vincere la partita. La squadra di Bartoli ha dominato il primo tempo forte di una supremazia che, soprattutto a centrocampo, è stata evidente. Ma nel calcio contano solo i gol, e quelli li ha fatti la Nocerina. In settimana, i rossoneri saranno impegnati in altre due occasioni: mercoledì sul terreno di gioco della capolista Cerignola e domenica, al San Francesco, col Fasano.

IL PROTAGONISTA La sua assenza si era fatta sentire nelle gare contro Brindisi e Casertana. Era da inizio stagione che la Nocerina sentiva l’esigenza di una punta centrale in grado di “spizzicarla” di testa e fa salire i compagni. La soluzione c’era, ma era confinata tra panchina e tribuna. Da quando mister Cavallaro lo ha messo in campo per scampoli di partita contro Bisceglie e Francavilla in Sinni, il classe 2003 De Martino ha saputo conquistarsi minutaggio, esperienza e stima. Col tempo è arrivata anche la personalità. Alla fine, sono venuti i gol, due, grazie agli assist (uno volontario, l’altro decisamente meno) di PierFrancesco Vecchione. Pensare che ieri il buon Raffaele non doveva neanche giocare (è stato in dubbio fino alle 14). Ma, a volte, il destino non vuole sentire ragioni e l’ex attaccante delle giovanili della Turris è diventato il protagonista assoluto della gara contro il Molfetta. Nel disastroso primo tempo, era stato uno dei pochi rossoneri a onorare la sua maglia. Continua a impegnarti così, Raffaele, il resto verrà da sé.

IL MOMENTO CHIAVE Certe gare vivono di episodi. Spesso sono contro, a volte vanno a favore. Ma ieri non è stato così. Il momento chiave della partita contro il Molfetta non è un singolo minuto, ma un tempo intero. La prima frazione di gioco ha visto gli ospiti padroni del campo. I ragazzi di Bartoli hanno fatto la gara, hanno messo sotto una Nocerina apparentemente impotente e hanno sfiorato il vantaggio in almeno quattro occasioni. Al 43°, un po’ inaspettatamente, la squadra rossonera si è fatta vedere dalle parti di Viola. Mazzeo, Vecchione e De Martino hanno gelato gli avversari portando in vantaggio del tutto inaspettatamente (e, diciamoci la verità, anche immeritatamente), i padroni di casa. Ma il calcio è fatto così, ha ragione solo chi fa gol, soprattutto se raddoppia nella ripresa.

DIETRO LA LAVAGNA La Nocerina ha regalato un tempo agi avversari. Il Molfetta è una squadra quadrata, imbottita di giocatori di categoria e giovani interessanti. Anche quando sono rimasti in 10, gli ospiti sono stati in grado di mettere in difficoltà i padroni di casa. Al di là dell’attacco di livello (ieri fortunatamente spuntato), è a centrocampo che i pugliesi hanno fatto davvero la differenza. Cuomo non era in giornata, mentre, sulle fasce, Menichino e Saportito non hanno spinto praticamente mai. Anche Vecchione ha trovato difficoltà a farsi sentire, predicando in un reparto deserto. Nella ripresa, la tranquillità psicologica derivata dall’insperato vantaggio unita all’ingresso di Bovo, hanno dato linfa e fosforo alla zona nevralgica del campo rossonero, permettendo ai molossi di mettere in cascina tre punti importanti. 

Francesco Belsito

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